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Il fantasticare cos assiduo

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Ho messo nel baule d'aramen
le parole che ti fanno andarevia
fasciate  a una a una nell’oblio :

il bianco che si posa tra la carne

il sogno di chi porta dentro i fiori

 l’infinito così largo in mezzo al petto

                                                                        E' stato assorbito tutto.
 

 

 

 

 

 


Poi viene un tuffo – dove cadi-

sale alto  che non parla ancora

sbiancando una luna sul sentiero

l’angolo dove mette piede il cuore

Un' intermittenza, cerca altra cosa:


l’altra  metà della memoria
scaglia oggetti dentro gli occhi

per colpirci, per amarci ancora

fa sembrare nuova la prova dell’origine

ed antica la nuova sensazione.

 

Il fantasticare  è così assiduo !

che stringe   l’avvenire a  giuramento.

 

Nel corteo  di phantasma e phantasia

riprenderebbe il canto- ed è per questo

che –amorevolmente- non ti scrivo :

come ogni cosa qui_

                           che dialoga a distanza_

è tutto l’ll possibile

                           - in nessun luogo  mai.

 

 amina narimi - 20/08/2013 23:28:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Sì cara Cristina..come il tuo/nostro fantasticare...Ti abbraccio

Grazie Leonora..phantasticando ti stringo forte

Lorenzo scrivi sempre "cose" speciali
è straordinario fantasticare come quei bambini con i capelli innalzati e le ginocchia a penzoloni dentro l’albero ! Sorrido pensando che il mio primo amore è stato un albero, appena fuori dalla finestra della camera una mattina mi accorsi all’improvviso della sua bellezza, di come i suoi rami sottili danzando mi facevano le farfalle nello stomaco ( come si diceva allora) e me ne innamorai..Ecco cosa mi hai ricordato tu...mi hai messo i capelli in cielo!

 Leonora Lusin - 20/08/2013 14:04:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Non so come commentare questa meraviglia, più la leggo più mi sento avvolta dal suo ritmo interno ed ogni parola acquista mille risonanze di senso e suono e così assiduamente phantastico.

 Lorenzo Mullon - 20/08/2013 12:03:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Tutto il possibile in nessun luogo, cioé nell’unico luogo autentico.
Cara Amina, questa tua mi fa ricordare un incontro, mentre giravo con i libri di poesie ai Giardini di Porta Venezia, a Milano.
L’incontro con un prete. Sono piuttosto allergico alle religioni organizzate, alle loro strutture, ideologie etc. Ma questo prete era speciale. Mi disse che un artista, un poeta, se riesce assiduamente a restare collegato alla fonte dell’ispirazione, senza cadere nella depressione o nello scoraggiamento, non più ha bisogno né di lui né dei suoi colleghi. Ma bisogna fare come la bambina della scultura, allungare i piedi fin dentro alla terra, e diventare alberi, attirando con i capelli i messaggi cosmici.

  Cristina Bizzarri - 20/08/2013 01:58:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sempre magia le tue poesie Amina Narimi... ma è magia che diventa realtà, come il tuo/nostro fantasticare.

 Amina Narimi - 20/08/2013 01:11:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Sì Adielle quel posto è in ogni dove senza controindicazioni
intanto prendo un fiore, di quelli colorati da porgerti alle quattro di mattina...per fare gli occhi belli con la luce...Ti stringo

Grazie Loredana...nel modo mio d’amore

Lavinia grazie della tua lettura

Quattrostraccisullapelle ..
tu sei sempre al centro. Grazie Nando ...

 lavinia frati - 19/08/2013 21:31:00 [ leggi altri commenti di lavinia frati » ]

Il fantasticare è così assiduo !
che stringe l’avvenire a giuramento.

La poesia è bellissima e questi due versi, in particolare,mi hanno profondamente colpito.

Ciao

 quattrostraccisullapelle - 19/08/2013 19:17:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Una stupenda poesia d’amore (ma in fondo, tutte le Tue poesie hanno al centro l’Amore, ed è la loro particolare bellezza, nelle pur varie sue manifestazioni).

Ciao Amina

 Adielle - 19/08/2013 16:14:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Nel nonluogo di un giuramento fantasma
la memoria continua la sua ricerca alla deriva
e sono scaglie di passato e parsimonie di futuro
a scorrere tra le dita
giunchi da intrecciare con fiori aperti colorati
alla luce di un mattino senza tregua
che mi confessa non appena
trovo la forza di sostenere tutta la sua luce
negli occhi tristi maculati da troppe ombre
che per fortuna oggi non si muore
suona la sveglia delle quattro
che mi ricorda il carbolithium
e con le medicine inghiotto anche le tue parole
che mi fanno bene senza controindicazioni.
Ciao Amina un abbraccio forte.

 Loredana Savelli - 19/08/2013 15:23:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Insieme romantico e anti-romantico: un modo tutto tuo di parlare d’amore.

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